Musica ed ambiente ancora una volta protagoniste indiscusse della VII edizione del Campania Eco Festival. Ospitato all'interno dell'isola ecologica di Fosso Imperatore, a Nocera Inferiore(Salerno) la serata ha offerto ancora una volta ricchi momenti di musica, non mancando di sensibilizzare gli animi su tematiche quali la raccolta differenziata ed il rispetto per l'ambiente.
La manifestazione, prima in Italia nel suo genere, ha visto per questa edizione la partecipazione di alcune tra le migliori band del panorama campano. Musica proveniente interamente dal nostro territorio, che ha infiammato non poco gli animi dei presenti. Madrina della serata, l'istrionica giornalista Anna Trieste.
Primi a salire sul palco sono stati gli Ephimera, band avellinese vincitrice del DifferenziaRock Contest, selezione che ogni anno garantisce ad una giovane e promettente band di partecipare al festival. Rock alternativo dominato dalla voce profonda ed espressiva di Sara Iarrobino, che ha deliziato il pubblico presente con brani tratti, in particolare, dal loro primo disco appena uscito "Ora o Mai Più".
E' stata, poi, la volta dei The Valium, esperta garage rock band con due dischi all'attivo e prossimi alla pubblicazione del nuovo album "Amazing Breakdowns". La combo salernitana è stata protagonista di una esibizione impeccabile ed incendiaria: brani potentissimi e coinvolgenti, cantati sia in italiano che in inglese, con un piglio "British", che ricorda il miglior rock beat degli anni '60 e con una verve punk di sicuro impatto. Performance perfetta, apprezzata dal pubblico.
La location era ormai gremita quando è giunto il momento dell'esibizione dei Foja. La band napoletana capitanata da Dario Sansone, impegnata nel tour promozionale del nuovo disco "O Treno che Va", è riuscita a coinvolgere la platea con la propria world music: un'esibizione intensa, particolarmente gradita al pubblico presente, che ha ripercorso l'intera discografia della band campana. Sound mediterraneo con cantato in napoletano, che strizza l'occhio al beat partenopeo degli anni 60/70: degno di nota, infatti, il loro tributo agli "The Showmen" del mai troppo compianto Mario Musella, con la cover del brano "Che m'è fatto".
Dopo la mini esibizione "reggae style" di Joe Petrosino e Piervito Grisù è stata la volta di quelli che sono considerati gli alfieri del dub italiano: gli Almamegretta. Band napoletana attiva sin dai primi anni '90, con una discografia sconfinata e numerosi premi vinti, ha concluso la kermesse come meglio non poteva: una performance straordinaria, ricca di verve e capitanata dalla voce intensa di Raiz, sorretto in maniera eccelsa da un muro sonoro compatto e quadrato. Dub, reggae, rock alternativo: una miscela di suoni e generi che fanno degli Almamegretta una delle migliori band italiane, cosa nota al pubblico presente e agli organizzatori del festival, a cui va un plauso per la scelta artistica.
Anche questa edizione, come quella del 2016, è riuscita a consacrare il Campania Eco Festival quale evento fondamentale nel panorama musicale campano: un evento volto ad insegnare come aver cura del proprio territorio e che lo fa attraverso una delle forme artistiche maggiormente comunicative: la musica. Un festival che, si spera, possa continuare a crescere e svolgere la propria funzione sociale anche negli anni a venire, diventando sempre più fonte d'ispirazione per eventi e manifestazioni simili.
Ci sarà ora da godersi un po' di pausa per le vacanze estive ma da settembre la squadra capitanata dal presidente del Cef, Francesco Paolo Innamorato, dal direttore artistico Domenico De Filippis e dal vicepresidente Giuseppe Del Sorbo inizierà già a lavorare per una nuova elettrizzante edizione 2018!